Israele annuncia l’assedio totale su Gaza. Piena solidarietà al popolo palestinese!

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“Niente elettricità, niente acqua, niente cibo, niente gas. Stiamo combattendo contro bestie umane”. La dichiarazione rilasciata dal ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant lunedì lascia intravedere ciò che accadrà nei prossimi giorni ai 2,5 milioni di persone che vivono nella Striscia di Gaza. Israele ha annunciato l’assedio totale della regione palestinese dopo aver sferrato 500 bombardamenti domenica. Il richiamo di 300.000 truppe di riserva indica anche che potrebbe essere in corso un’offensiva di terra, che potrebbe portare alla fine della Striscia di Gaza come territorio palestinese.

Gli Stati Uniti inviano armi all’esercito israeliano e diverse navi da guerra (una portaerei, un incrociatore missilistico e cacciatorpedinieri) e anche molti governi europei, tra cui il governo Meloni, si schierano dalla parte di Israele.

La rappresaglia di Israele arriva dopo che Hamas ha ripreso una parte dei territori palestinesi sottratti loro dai sionisti. Dalla Striscia di Gaza, circa 1.000 combattenti sono avanzati verso le regioni della Palestina invase dagli israeliani. Al di là del giudizio negativo che diamo delle posizioni politiche di Hamas, riteniamo che vada sostenuta la resistenza di un popolo oppresso contro una forza armata colonizzatrice.

Le organizzazioni umanitarie che gestiscono gli ospedali di Gaza chiedono la fine dell’assedio promosso dal governo di ultradestra di Benjamin Netanyahu, che impedisce anche l’ingresso di medicinali e beni sanitari di base.

Il bilancio delle vittime, che ammonta già a migliaia di palestinesi, potrebbe salire drammaticamente nei prossimi giorni. Si stima che le scorte di molti prodotti dureranno solo una settimana. D’altra parte, Netanyahu ha già dichiarato di essere pronto a una guerra senza data di fine.

La copertura mediatica ha abusato del termine terrorismo per affrontare le azioni dei palestinesi che lottano per la loro libertà. Assistiamo con grande indignazione alla copertura mediatica razzista che sostiene lo Stato di apartheid, compresi i tagli agli aiuti umanitari a intere popolazioni che ne dipendono, come l’80% degli abitanti della Striscia di Gaza. La resistenza palestinese viene etichettata come organizzazione terroristica, ci si dimentica che lo Stato di Israele commette crimini contro l’umanità da più di 75 anni,

La lotta del popolo palestinese ha bisogno della nostra solidarietà. Il Fronte di Lotta No Austerity fa appello a tutti i sindacati, le associazioni, i movimenti, le lavoratrici e i lavoratori a manifestare a difesa del popolo palestinese. Facciamo anche appello a sostenere la campagna BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) contro Israele

Condanniamo il regime di apartheid sionista e chi lo sostiene con l’invio di aiuti militari.

W la Resistenza palestinese! Free Palestine!

Fronte di lotta No Austerity