Dio Patria e Famiglia !

1' di lettura

…vogliono una societá patriarcale e autoritaria!
vogliono rimandare Ie donne a casa!
ecco il loro modello di donna: aI Iavoro schiava, in casa serva!

La Confederazione Unitaria di Base dice NO!

II 29/30/31 marzo a Verona si svolgerá il cosiddetto “Congresso Mondiale delle famiglie” in cui si ritroveranno movimenti politici pro-vita, anti-abortisti, anti-divorzisti, anti-femministi, omofobi, e rappresentanti di governo della destra nazionalista (tra cui alcuni ministri e presidenti di regione leghisti).

Di fronte alla incontestabile crisi del sistema patriarcale e del capitalismo neoliberista, la risposta che questi signori danno é ripartiamo dalla ”famiglia fascista”: le donne a casa a fare figli, possibilmente tanti, e se NON son borghesi came da macello…

Questa ”cura” dovrebbe risolvere i problemi di natalitá, di violenza di genere e di disoccupazione!

Alla sorprendente narrazione -un triste ricordo del “Ventennio”- che movimenti pro-vita e famiglia, religiosi integralisti, partiti nazionalisti di destra e neofascisti vogliono spacciare come soluzione alla crisi del sistema patriarcale e capitalista, noi diciamo che: NO, non torneremo indietro!

L’unica soluzione a questa crisi é un cambio di paradigma: il superamento del sistema patriarcale, il rispetto per l‘ambiente e la fine dello sfruttamento capitalistico!

Contro tutte le violenze: precarietá, discriminazione, violenza di genere, cultura sessista e razzista!

MANIFESTAZIONE PROMOSSA DA NONUNADIMENO

Verona, sabato 30 marzo ore 14:30 corteo dalla Stazione FS di Porta Nuova

La CUB partecipa alla manifestazione e organizza un pullman

Milano P.Ie Loreto ang. Via Porpora ore 9.15 sottoscrizione 10 euro
Per prenotare: segreteria Cub 02.70631804

  • No a precarietá, discriminazioni sul Iavoro e violenza di genere
  • Si a autodeterminazione, paritá salariale e riduzione orario di Iavoro
  • No al ddl Pillon e agli attacchi alla Iegge 194
  • Si a buona legge su genitorialitá condivisa e paternitá obbligatoria
  • Si a reale applicazione della 194 e a veri centri antiviolenza
  • No a welfare aziendale e al taglio dei servizi sociali pubblici
  • Si a condivisione lavoro di cura e a servizi
  • Si ad accoglienza e tutela alle donne migranti vittime di violenza