Altro che scuole sicure: l’alternanza scuola lavoro uccide!

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Siamo stanchi di ascoltare la retorica delle scuole sicure. Le scuole sono luoghi pericolosi: tetti che crollano, caldaie che scoppiano, allagamenti, edifici che non reggono all’urto di piccole scosse di terremoto. A scuola ci si contagia, perché gli studenti sono stipati in spazi piccolissimi, senza più obblighi di distanziamento né fornitura di mascherine ffp2. Infine, a scuola si muore: si muore perché si va in fabbrica a lavorare gratuitamente, per svolgere ore di alternanza scuola-lavoro (Pcto) che servono solo ai padroni.

Di fronte a questa tragedia che ha colpito il mondo della scuola, il Fronte di Lotta No Austerity condivide a rilancia le parole degli operai dello Slai Cobas della Sevel di Chieti, che qui riportiamo. C’è solo una strada percorribile per ridare dignità all’istruzione e al lavoro: unire le lotte di operai e studenti fino ad abbattere il sistema capitalista.

Il Comunicato degli operai della Sevel

Lorenzo Parelli, 18 anni… studente morto sul lavoro. La folle riforma (legge 107 “Buona scuola”) che prevede l’alternanza scuola-lavoro ha una molteplicità di vantaggi per i capitalisti. Sfrutta gratuitamente manodopera giovane, occupa posti di lavoro che, diversamente, dovrebbe retribuire interamente, consentendo rottamazione di lavoratori più anziani e soprattutto (se non fosse ancora chiaro) sancisce il primato del capitale sul futuro di un giovane ancora in età scolare. Cosa fare? Solo una strategia è praticabile: uno sciopero nazionale permanente di tutti gli studenti fino all’abolizione di quella legge.

Operai e studenti uniti!