18 Giugno: Giornata di sciopero nella logistica e nel settore aereo!

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di Daniele Cofani – operaio Alitalia

Nella data del 18 giugno si prevede una giornata di mobilitazione importante che vedrà protagonisti le lavoratrici e i lavoratori del trasporto merci e logistica e del settore aereo in due scioperi nazionali indetti da diverse organizzazioni sindacali – sia confederali che di base – che andranno a rappresentare alcune tra le principali lotte del Paese: Tnt-Fedex ed Alitalia.

Per quanto riguarda lo sciopero nazionale del trasporto merci e logistica, è stato indetto dal sindacato Si Cobas contro la totale liberalizzazione dei subappalti prevista dal DL Semplificazione, che andrebbe ulteriormente a peggiorare le già pessime tutele e condizioni salariali e normative dei lavoratori, in un settore in cui padroneggia il caporalato e trova terreno fertile la criminalità organizzata.

In tale giornata di sciopero rimane centrale la vertenza Tnt-Fedex, che rappresenta nei fatti il duro attacco che stanno subendo i lavoratori del settore che, nel solo Hub di Piacenza, ha visto 272 licenziamenti ma altre centinaia sul territorio italiano e migliaia in tutta Europa, in un piano internazionale di riorganizzazione della multinazionale statunitense. Inoltre lo sciopero è proclamato anche contro il rinnovo contrattuale siglato dalle direzioni di Cgil, Cisl, Uil che elargisce poche decine di euro a lavoratori che sono stati costretti a lavorare in piena pandemia pur di garantire il profitto a padroni e padroncini. Proprio in questi giorni, dopo la brutale aggressione subita dai lavoratori Fedex durante un picchetto nel Lodigiano, da parte di bodyguard assoldati dai padroni alla Zampieri di Tavazzano, stanno aderendo alla giornata di sciopero anche altre organizzazioni sindacali di base come Usb e Adl Cobas.

Per quanto riguarda invece lo sciopero nazionale del settore aereo, è stato indetto da Cgil, Cisl, Uil, Ugl ma anche dai sindacati di base Cub e Usb con piattaforme differenti ma nella stessa giornata. Si svolgerà nella solo fascia oraria 13-17 a causa dell’infame legge anti sciopero (l.146) che, il 18 giugno, non permetterà di scioperare oltre le 4 ore nonché, con l’inizio della franchigia, potrebbe vietare ogni possibilità di ulteriori scioperi fino a settembre. Il settore aereo è alle prese con una grave crisi indotta dalla pandemia che solo in Italia, da marzo 2020, conta già migliaia di precari senza più lavoro e limitati sostegni al reddito (alla faccia del blocco dei licenziamenti) e molte aziende e compagnie pronte a licenziare ulteriori migliaia di lavoratori appena le sarà concesso la possibilità dal governo Draghi.

Mentre le direzioni delle organizzazioni confederali rivendicano investimenti pubblici, riordino del settore e un utilizzo massiccio degli ammortizzatori sociali per favorire le ristrutturazioni (licenziamenti) ai padroni, Cub e Usb proclamano lo sciopero per rivendicare che il comparto aereo ritorni nelle mani pubbliche come bene comune di tutti, per salvaguardare la piena occupazione e un reale riordino del settore, con regole uguali per tutti utili a contrastare il dumping sociale indotto dalle compagnie Low cost ma anche da un CCNL che non garantisce pari ed eque condizioni a tutte le categorie del settore.  

Centrale nelle giornata di sciopero sarà il futuro delle lavoratrici e dei lavoratori di Alitalia, ai quali stanno propinando il piano Ita che prevede il ridimensionamento e una societarizzazione della compagnia con migliaia di licenziamenti, piano che alcune organizzazioni sindacali vorrebbero far credere che possa essere riformato e migliorato, mentre altre, come la Cub, lo considerano la fine per Alitalia: una nano compagnia non garantirebbe il futuro a chi verrà lasciato fuori, ma neanche a chi verrà assunto nella nuova compagnia con chissà quale contratto. Contro il piano Ita si è anche costituito un comitato di lavoratori e lavoratrici Alitalia – Tutti A Bordo No al piano Ita – che sta facendo anche una raccolta firme per chiedere un referendum rispetto a qualsiasi accordo che venga firmato dalle organizzazioni sindacali.

Anche se non potranno scioperare, parteciperanno alla giornata di mobilitazione anche le lavoratrici e i lavoratori AirItaly ai quali scadrà la cassa integrazione a fine mese che, se non rinnovata e senza nessuna soluzione, li lascerà senza più occupazione e reddito.

È un fatto assolutamente positivo che categorie combattive riescano a scioperare nella stessa giornata; nella fattispecie parliamo dei lavoratori e delle lavoratrici Tnt-Fedex ed Alitalia, che da mesi stanno rappresentando due tra le principali lotte del Paese con mobilitazioni radicali e di massa, che li sta vedendo protagonisti anche contro gli apparati repressivi dello Stato, nonché li vede scontrarsi contro il governo Draghi e le grandi multinazionali che operano a livello internazionale. Non è assolutamente positivo invece che questi lavoratori siano arrivati a questa giornata di lotta unitaria per caso, rappresentando nei fatti i limiti anche del sindacalismo di base, che spesso non riesce e generalizzare ed unire le lotte per miopismo, settarismo e mera concorrenza sindacale.

Allora che sia questa una possibilità per tutti e tutte noi per affrontare, nel breve e prossimo periodo, una differente modalità di conflitto che superi gli steccati sindacali, aziendali e settoriali contro gli attacchi che oggi sta trafiggendo il governo Draghi, ma che da sempre questo sistema socio-economico (Capitalismo) impone alle lavoratrici e ai lavoratori. La prossima scadenza è lo sblocco dei licenziamenti e il fatto che non ci sia una data unitaria di mobilitazione del sindacalismo, rende l’idea della necessità di un cambio di passo che non può che passare attraverso le lavoratrici e i lavoratori in lotta.

Viva la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori Tnt-Fedex e Alitalia