DA UN BIDONE ALL’ALTRO

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La Giunta Capitolina ha deliberato le linee guida per l’applicazione del Regolamento. Dopo il Regolamento Bidone, abbiamo le Linee Guida Bidone. In sostanza, sono state confermate tutte le marchette che avevamo denunciato, dall’estensione del servizio alle scuole private (Art. 3, comma 5), alla scelta dell’organismo e, quindi, degli operatori da parte delle famiglie (Art. 5, comma 1). Confermata anche la discriminazione fra lavoratrici e lavoratori (Art. 8, comma 1), avallata dallo scellerato accordo sottoscritto da CGIL-CISL-UIL, per cui solo chi è in possesso dei titoli richiesti (corso OEPA o laurea specifica) ha riconosciuta la mancetta del livello D1 del CCNL, mentre tutti gli altri – e non solo quelli che non hanno nemmeno la possibilità di fare il corso, perché hanno solo la licenza media inferiore – possono tranquillamente rimanere al C1… anche se il Comune pagherà alle cooperative il D1 per tutti, in modo di aumentare ulteriormente il lucro dei Consigli di Amministrazione, grati anche loro per la marchetta ricevuta. Naturalmente, queste marchette porteranno ad una notevole crescita dello sperpero di denaro pubblico già esistente, quantificato dalla garrula Assessora Claudia Pratelli, che dichiara “(…) rispetto al 2021 aumenterà di oltre 22 milioni di Euro la spesa corrente annua per il servizio”.
Il diritto al pasto in mensa, infine, spetterà solo a chi si trova in servizio sull’alunno che si reca a mensa, per cui può avvenire che un operatore in servizio dalle 8.30 alle 16.30, potrebbe trovarsi in una quarta elementare, che pranza alle 13.30, fino alle 12.30, per poi trovarsi in una prima che ha pranzato alle 11.45. E’ una situazione che si verifica già ora. Quanto alle assenze degli alunni, è stato scritto che l’operatore potrà restare in servizio nella scuola per due giorni, mentre fino ad ora ogni Municipio si è regolato diversamente: in alcuni, si restava in servizio cinque giorni, in altri, nemmeno uno.
A questo punto, non si capisce quale utilità possa avere il “tavolo” proposto dal Capo di Gabinetto del Sindaco, Albino Ruberti. Visto che questa Amministrazione intende procedere spedita e senza rispondere alle istanze dei lavoratori e delle lavoratrici, sedersi a quel tavolo rappresenterebbe solo una perdita di tempo, quindi è bene che ognuno si prenda le proprie responsabilità.
Ringraziamo tutti i lavoratori e le lavoratrici che hanno partecipato alle manifestazioni e agli scioperi promossi dal Comitato e dai sindacati CUB e USB. Non è stato un sacrificio inutile, perché ha dimostrato che in questa città c’è gente con la schiena dritta e che non intende subire in silenzio, nemmeno se un’informazione vergognosamente servile ha nascosto ai cittadini le nostre iniziative e le problematiche che hanno sollevato. I fatti hanno la testa dura e non potranno essere oscurati a lungo, perché “Potete ingannare tutti per qualche tempo e qualcuno per sempre, ma non potete ingannare tutti per sempre”.

Comitato Romano AEC/OEPA