NO ALLA REPRESSIONE DELLE PROTESTE E DEL DISSENSO

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SOLIDARIETÀ AGLI STUDENTI DEL BAROZZI


Il sindacato Cub Scuola di Modena esprime la propria solidarietà agli studenti del Barozzi, che sono stati sanzionati dalla dirigente scolastica per aver organizzato uno sciopero volto a denunciare alcune problematiche relative al loro istituto. È molto grave che uno studente, Damiano, sia stato sanzionato con ben 12 giorni di sospensione. L’unica colpa di Damiano è aver illustrato alla stampa locale, in qualità di rappresentante di istituto, le ragioni della protesta.

Anche noi insegnanti e personale tecnico-amministrativo conosciamo bene le gravi problematiche degli istituti scolastici. Molti istituti, anche nella nostra provincia, nelle scorse settimane sono rimasti senza riscaldamento. Tante strutture sono fatiscenti con bagni e laboratori che non funzionano: le tanto sbandierate risorse del Pnrr si sono rivelate una vera e propria truffa, utili più a finanziare i privati che la scuola pubblica.

Bene hanno fatto, quindi, gli studenti del Barozzi a organizzare uno sciopero per denunciare il malfunzionamento del loro istituto. Il fatto che la dirigente abbia deciso di sanzionare il portavoce della protesta in modo così duro – tra l’altro contro il parere della stragrande maggioranza dei docenti della scuola – rimanda a problemi più generali.

La cosiddetta “Buona scuola” (introdotta ai tempi del governo Renzi) ha potenziato i poteri dei dirigenti scolastici, che possono, come in questo caso, infliggere pesanti sanzioni contro il parere della maggioranza del personale scolastico. Assistiamo nel nostro Paese a un pesante inasprimento delle leggi repressive. Gli ultimi decreti del governo di estrema destra della Meloni prevedono anni di carcere persino per proteste simboliche, come quelle di chi lancia vernice lavabile su palazzi governativi. Sono, inoltre, state inasprite le misure anti-picchetto già introdotte dai famigerati “decreti Salvini”, approvati ai tempi del governo Conte1 e mai ritirate dai governi successivi. A tutto questo vanno aggiunti i ripetuti attacchi al diritto di sciopero da parte dello stesso ministro Salvini.

È necessario rilanciare un’azione di sciopero e di lotta in tutti i settori colpiti da queste misure, unendo le mobilitazioni di studenti e lavoratori, per ridimensionare lo strapotere dei dirigenti scolastici e per chiedere il ritiro di tutte le leggi repressive che impediscono il dissenso.

Cub Scuola Modena