GKN: la maschera è caduta. Il solo obiettivo dei padroni era la chiusura definitiva della fabbrica.

1' di lettura

La lancetta verso i licenziamenti collettivi è ripartita e la lunga agonia, durata due anni, a cui si è cercato di condannare 500 lavoratori e lavoratrici dell’ormai ex GKN, potrà concludersi il 1 gennaio 2024. Con buona pace dell’ennesimo governo che fa finta di cercare in giro un piano industriale mentre nega la cassa integrazione in supporto degli oltre 180 dipendenti ex-GKN ancora arroccati a difesa della loro fabbrica.

I lavoratori e le lavoratrici Alitalia del comitato Tutti A Bordo – No al piano Ita, naturalmente e da sempre a fianco di lotte esemplari come quelle degli operai e delle operaie del Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze, conoscono il balletto dei tavoli istituzionali, orchestrati da tutti i governi col solo scopo di fiaccare resistenze e vanificare ogni percorso di reale rilancio.

Così come conoscono la totale miopia di piani industriali che, anche laddove esistono, hanno come obiettivo il solo interesse padronale di saccheggio di ricchezze e beni collettivi.

Per questo rinnoviamo la nostra convinta solidarietà, proprio nel momento in cui è partito l’ennesimo attacco, e auspichiamo il ritorno di un autunno caldo.

Che i lavoratori e le lavoratrici, provati da anni di economia emergenziale prima, e di guerra poi, trovino la forza di opporsi al ricatto padronale; che studenti, precari, disoccupati, tutti sfruttati dallo stesso sistema ossessionato dal profitto, uniscano le loro energie e rivendicazioni; che oltre la retorica e le menzogne di un sistema asfittico che si arrocca in difesa dei propri privilegi ci sia lo spazio per immaginare e costruire insieme un altro sistema a misura di uomini e donne.

Ritroviamo una via comune da percorrere insieme nella lotta contro lo stesso nemico.

TuttiaBordo

Print This Post Print This Post