PROCESSO POLITICO CONTRO I LAVORATORI IN SCIOPERO

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Riceviamo dal Presidio permanente di Rivolta di Scrivia e pubblichiamo

Cinquantaquattro. Questo é il numero totale di lavoratori e militanti sindacali che la Procura di Alessandria si sta apprestando a portare alla sbarra – prima udienza 17 Settembre – per gli scioperi scoppiati tra la fine del 2017 e l’inizio 2018 presso il magazzino della In’s Mercato, ospitato all’interno del Logicor Park, a Torre Garofoli (Tortona).

Una sorta di “maxi – processo” che sul territorio alessandrino si vorrebbe mettere in piedi (preferibilmente nel più totale silenzio) proprio per colpire quei lavoratori e quelle avanguardie di lotta che non solo, all’epoca, erano stati capaci di mettere in discussione quella “perfetta macchina di sfruttamento” rappresentata dal magazzino In’s di Tortona, ma che negli anni sono divenuti esempio per molti altri lavoratori (FedEx – Tnt, Miliardo Yida, Coop, Katoen Natie, Arcaplanet, Lottero, ecc…) che nel tempo hanno provato a organizzarsi contro sfruttamento, taglio dei salari e aumento dei ritmi, proprio su questo territorio.

Le accuse ridicole (manifestazione non autorizzata e resistenza a pubblico ufficiale) che la Procura di Alessandria muove oggi, a distanza di anni, a questi lavoratori si smontano già da sé.

Basterebbe ricordare le condizioni di piena illegalità che vigevano in quel magazzino prima che i lavoratori si organizzassero, basterebbe ricordare i furti in busta paga, il licenziamento vessatorio del delegato sindacale, la sospensione di più di venti lavoratori solo per aver aderito allo sciopero.

Basterebbe segnalare che a fronte di tutto ció, di fronte alle notti gelate in presidio, alla violenza dei reparti celere che hanno stazionano h24 per settimane davanti i cancelli, i lavoratori hanno opposto la forza della propria unità, la forza dello sciopero e del picchetto operaio.

Basterebbe ammettere che quei lavoratori avevano ragione e che quegli scioperi andavano fatti, tanto che la stessa Prefettura di Alessandria in difficoltà, aveva dovuto convincere le cooperative, all’epoca fornitrici dell’appalto, a trovare una soluzione, firmare un accordo in sede prefettizia, reintegrare i lavoratori licenziati/sospesi, riconoscere le quote di salario non pagate, cessare la discriminazione dentro il magazzino.

Basterebbe prendere atto che – mentre i lavoratori che rivendicavano i propri diritti, oggi sono sotto processo – quelle stesse cooperative protagoniste di quelle vicende (prima la Logitecno, poi la Nava) nel 2019 abbandonavano, come ladri di notte, l’appalto del magazzino In’s, lasciandosi indietro una scia di debiti e un ammanco di merce per centinaia di migliaia di euro. Su quelle vicende la giustizia borghese ancora latita, preferendo processare quegli operai che denunciavano queste stesse ladronerie.

Ma forse non é neanche questo il punto.
La questione vera che il procedimento del 17 settembre pone sul tavolo è quella che sotto processo non ci sono solo 54 lavoratori, ma sotto processo c’é la stessa pratica dello sciopero. Sotto accusa si vuole mettere la stessa possibilità dei lavoratori di organizzarsi, di praticare forme di lotta in grado d’inceppare il meccanismo di produzione e circolazione della merce, di pensare forme di solidarietà tra lavoratori che superano gli steccati aziendali e di settore.

Un attacco repressivo che vuole provare a impedire sul territorio di Alessandria l’espandersi di queste forme di lotta! Lo stesso attacco che da anni subiscono in tutta Italia lavoratori e avanguardie combattive, come i fogli di via che hanno colpito gli operatori S. I. Cobas a Tortona, gli arresti di questi giorni dei lavoratori Texprint a Prato, le centinaia di denunce ai lavoratori FEDEX TNT di Piacenza, i teoremi giudiziari dell’associazione a deliquere che nel tempo sono stati indirizzati al movimento No TAV, ai lavoratori portuali o ai disoccupati organizzati 7 Novembre.

È in questa ottica che anche ad Alessandria va rotto il silenzio, denunciando questo ennesimo attacco repressivo contro i lavoratori, che oggi passa attraverso il processo farsa che la Procura vorrebbe mettere in atto.

Proprio in questo senso è già stata convocata una conferenza stampa lo scorso Venerdì 10 Settembre, davanti ai cancelli del Logicor Park di Torre Garofoli, per lanciare le prossime iniziative di mobilitazione in vista dell’inizio del processo, invitando tutti gli organi di stampa a essere presenti.

Costruire mobilitazione contro gli attacchi al diritto di sciopero! Costruire lo stato di agitazione permanente verso lo sciopero generale nazionale dell’11 ottobre, proclamato da tutto il sindacalismo conflittuale!

L’appuntamento e’ per Venerdi’ 17 ore 9.00 per un presidio davanti al tribunale di Alessandria. Sono 54 operai e sindacalisti denunciati per gli scioperi e i picchetti al magazzino In’s di Rivalta Scrivia. Vi aspettiamo.

Presidio permanente di Castelnuovo Scrivia