Il Fronte di Lotta No Austerity ha partecipato al IV Congresso Nazionale del CSP-Conlutas a Vinhedo, in Brasile

3' di lettura

Tra il 3-6 ottobre, la CSP-Conlutas, il più grande sindacato di base dell’America Latina, ha tenuto il suo IV Congresso Nazionale a Vinhedo, nello stato di San Paolo, con l’obiettivo di avanzare verso la costruzione di una centrale sindacale e popolare con unità ed indipendenza di classe per lottare contro Bolsonaro e i suoi attacchi.

In rappresentanza del Fronte di Lotta di Lotta No Austerity, insieme a 22 delegazioni internazionali, ha partecipato il nostro compagno Daniele Cofani, operaio di Alitalia, attivista della Cub Trasporti e membro del Gruppo Operativo Nazionale del FLNA.

Al Congresso hanno partecipato oltre 2.000 delegati, tra attivisti sindacali e di movimenti popolari e sociali proveniente da tutto il Paese, inoltre hanno partecipato delegazioni internazionali con compagne e compagni provenienti dal Sudan, Argentina, Cile, Hong Kong, Colombia, Stato spagnolo, Italia, Messico, Palestina, Perù, Uruguay e Venezuela. Delegazioni presentate in plenaria all’apertura dei lavori del secondo giorno di Congresso nel quale, alcuni di loro, hanno potuto raccontare le lotte in cui sono stati protagonisti nei propri paesi evidenziando, soprattutto, la repressione che hanno subito: il movimento di protesta a Hong Kong, la campagna per la libertà di Daniel Ruiz in Argentina, la lotta in Palestina, il movimento di gilet gialli in Francia e la situazione politica in Sudan. Inoltre, gli attivisti delle varie delegazioni, hanno potuto dare il proprio contributo alla discussione durante i gruppi settoriali, conoscendo in prima persona i dibattiti e le proposte presentate sul bilancio politico dell’organizzazione e le sue linee d’azione rispetto la congiuntura nazionale e internazionale.

Da evidenziare come assolutamente interessanti le presentazioni e le difese delle risoluzioni contro le oppressioni (razzismo, maschilismo, Lgbtfobia) attraverso l’intervento delle avanguardie di lotta dei movimenti sociali di Donne, Neri e Lgbt, e quelle a difesa dell’ambiente, con l’intervento di rappresentanti delle comunità indigena dell’Amazzonia. Allo stesso modo sono state importanti le risoluzioni riguardo le lotte operaie, la difesa dei servizi pubblici (trasporti, scuola, sanità, poste), contro le privatizzazioni e per la nazionalizzazione dell’imprese strategiche (Petrobras, Embraer). In tale contesto è stata approvata, per acclamazione, la risoluzione per un fronte unico e unità d’azione per sconfiggere Bolsonaro e i suoi attacchi.

La partecipazione del Fronte di Lotta No Austerity è stata assolutamente utile per apprendere e riportare in Italia l’esperienza organizzativa, basata sulla democrazia operaia, della CSP-Conlutas come esempio nell’unione delle lotte non solo a livello sindacale ma anche con i movimenti sociali e popolari come il Movimento Quilombolo (discendenti schiavi), Movimenti indigeni, Movimento Donne in Lotta, LGTB, Movimento dei senza terra, ecc. uniti insieme nella lotta contro i precedenti governi del Pt e ora contro il governo di ultra destra di Bolsonaro, ma soprattutto nella lotta generale contro il sistema capitalista.

Al latere del Congresso, il 7 ottobre, come da tradizione della CSP-Conlutas, è stato dedicato uno spazio con dibattito sulla situazione internazionale attraverso una plenaria specifica nella quale è stata presentata, agli ospiti, la Rete Sindacale di Solidarietà e Lotta, a cui il FLNA aderisce, dando la possibilità alle organizzazioni delle delegazioni presenti al Congresso, di poter aderire.

Il Gruppo Operativo Nazionale Fronte di Lotta No Austerity


Di seguito il link in cui potete trovare un breve report e foto, a cura della CSP-Conlutas, sulla plenaria della Rete Sindacale Internazionale di Solidarietà e Lotta

http://cspconlutas.org.br/2019/10/encontro-pos-congresso-da-csp-conlutas-reune-ativistas-brasileiros-e-internacionais/

Troverete anche alcune citazioni dell’intervento di Daniele Cofani operaio Alitalia riguardo le libertà sindacali e i decreti Salvini!

Traduzione in italiano:

“Daniele Cofani, attivista italiano militante nella CUB Trasporti, federata nella CUB, ha elencato alcune leggi anti-sindacali recentemente approvate che, oltre ad essere un vincolo democratico, rafforzano un movimento xenofobo contro i migranti che cercano rifugio in Italia, alimentando odio nella società attaccando i gruppi più vulnerabili nel flusso migratorio.

Oltre a criminalizzare picchetti, blocchi ferroviari o ingressi di fabbriche – con una pena detentiva di sei anni, l’asse di questo governo, secondo Daniele, “è quello di produrre propaganda razzista contro quella che chiamano invasione degli immigrati” dall’ Africa e Medio Oriente, che il governo, dice, “mette in pericolo la sicurezza e la cultura della vecchia Europa”

Queste leggi sulla sicurezza, chiamate decreti Salvini, rappresentano un affronto al diritto all’asilo politico e dei diritti umani per qualsiasi cittadino del mondo.

In Italia esiste anche la cosiddetta “legge contro lo sciopero” (l.146), che non consente il blocco pieno attività in alcuni settori come i trasporti, la sanità e l’istruzione. Tuttavia, anche se “nel settore dei trasporti il ​​governo fa ampio uso di questa legge repressiva” la CUB, che è un sindacato di base, ha indetto uno sciopero generale il 25 ottobre, tra cui il settore trasporti, anche contro i decreti sicurezza”