Terapia intensiva e rianimazione. Per una riduzione dei tempi di lavoro e per aumenti salariali! Per un piano di assunzioni a tempo indeterminato!

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Riteniamo di porre l’attenzione sulla gravità della condizione lavorativa dei dipendenti della sanità coinvolti nell’emergenza Covid-19. Nelle rianimazioni e terapie intensive e sub intensive si sono evidenziati tutti i limiti normativi e retributivi dei lavoratori dipendenti, infermiere e medici, sottoposti a carichi di lavoro ai limiti dell’esaurimento psicofisico. Non riteniamo che sia una fatalità né che sia un normale aspetto del lavoro subordinato della Sanità. Il sovraccarico è la conseguenza dei tagli imposti al Sistema Sanitario Nazionale, della scarsità di organici, del loro mancato turn-over, in ottiche di risparmio di tipo aziendalista: in una parola, sfruttamento. In questa situazione l’Inail pubblica dati drammatici: delle 43.399 denunce di infortunio a seguito di Covid-19 pervenute fino al 15 maggio 2020, il 72,8% di queste riguarda lavoratori e lavoratrici della Sanità, l’84% delle quali relative a infermiere, seguono i medici con l’11,4%,171 denunce di esito mortale. Scarse dotazioni di Dpi (Dispositivi di Protezione Individuale), stanchezza e sindromi da burn-out moltiplicano il rischio già elevato. Le retribuzioni sono inappropriate rispetto alla qualità professionale richiesta ed erogata. L’orario di lavoro di sei ore nelle rianimazioni non è coerente con la tipologia lavorativa.

Chiediamo:

  • Urgente riduzione a quattro ore del turno di lavoro per i lavoratori delle Rianimazioni e delle Terapie Intensive a parità/aumento stipendiale con la contemporanea immediata assunzione a tempo indeterminato di lavoratori per integrare i turni, integrandoli con unità aggiuntive di subentro in caso di necessità.
  • Indennità di corsia, voce remunerativa ad alto tenore, aggiuntiva alle retribuzioni contrattuali, che prenda atto del particolare valore sociale dei lavoratori che si dedicano ogni giorno al capezzale dei pazienti e tenga conto del maggiore livello di rischio generico e specifico.

Rilanciamo a tutte le organizzazioni sindacali queste urgenti e indifferibili rivendicazioni: facciamo appello affinché le rilancino non escludendo, ove necessario, azioni di sciopero. Vogliono farci credere che oggi non si possa scioperare nella sanità a causa dell’emergenza (emergenza reale, ma di cui si ricordano solo quando serve per ostacolare gli scioperi e le lotte): in realtà scioperare per migliorare le condizioni di lavoro del personale sanitario e per chiedere finanziamenti pubblici alla sanità significa anche e soprattutto tutelare la salute dei pazienti.

Il personale sanitario del Fronte di Lotta No Austerity