I ferroviari di San Paolo (Brasile) approvano indicazione di sciopero per mercoledì 1° luglio contro la riduzione dei diritti e dei salari.

2' di lettura

dal sito della CSP-Conlutas

I lavoratori della metropolitana di San Paolo hanno programmato uno sciopero per mercoledì 1° luglio. Oltre alla pressione che stanno subendo al lavoro, nel bel mezzo di una pandemia, con gli alti rischi di contaminazione da virus, Il governo João Dória ha deciso di affrontarli con un forte attacco ai diritti e ai salari.

Il governatore di San Paolo ha detto che per la categoria ci saranno ulteriori riduzioni, taglierà gli investimenti ai trasporti colpendo soprattutto coloro che vivono a Santos e in altre città e che attaccherà ancora di più il pagamento dello stipendio di giugno, questo senza alcuna trattativa.

La risposta della categoria è stata categorica. Se João Dória e la società della Metrô non rinunciano al tentativo di smantellare diversi diritti e di effettuare tagli salariali nel mese di giugno, i lavoratori si fermeranno mercoledì 1° luglio.

Si è tenuta un’assemblea virtuale, con partecipazione ampia della categoria. 2.505 persone hanno votato online nei giorni 24 e 25. Di questi, 2.265 (il 90,42% del totale) ha approvato l’indizione dello stato di sciopero se la società mantiene l’attacco, prevedendo lo sciopero per il 1° luglio; ci sono stati 171 voti contrari e 69 astenuti. Una nuova assemblea ci sarà martedì (30).

“Questa decisione della categoria è stata presa perché la Metrô ha deciso di riconoscere nulla o poco ai lavoratori nella campagna salariale, ossia la Metro e il governo dello stato di San Paolo non vogliono riconoscere degli aumenti e vogliono ridurre i diritti mettendo la ‘grande mano’ nella tasca dei lavoratori, proprio nel periodo di pandemia: un atto crudele. “Ecco perché, se non non tornano indietro, andremo allo sciopero il 1° luglio insieme ai Rider”, dichiara il lavoratore ferroviario Altino Prazeres, coordinatore del sindacato della Metro di San Paolo.

È stato inoltre approvato un piano di lotta con l’utilizzo di gilet, adesivi e spille nelle aree operative e l’uso di adesivi nelle aree di manutenzione e amministrazione da lunedì (29). Inoltre, il 95,65%, ossia 2.396 lavoratori, hanno approvato la proposta di sospendere gli straordinari come parte della lotta per i diritti.

I lavoratori della Metrô sono considerati servizio essenziale, non si sono fermati durante la pandemia fornendo un servizio fondamentale alla popolazione, soprattutto per altre categorie anch’esse essenziali, come la sanità, che è in prima linea nella lotta contro il coronavirus e dipendono dal trasporto per raggiungere il lavoro. Mentre continuano a lavorare, subiscono una maggiore esposizione al virus, con un aumento dei casi ogni giorno fino ad arrivare a quasi 300 infettati nella categoria. Uno dei casi, il giorno 17, ha portato alla morte il direttore del sindacato Armando Ramos Norberto, noto come Armandinho, a seguito del Covid-19.

Le ferroviarie e i ferroviari della Metrô richiedono il sostegno della popolazione, degli altri lavoratori e dei disoccupati. “Noi, che siamo considerati come ultimi, dobbiamo essere solidali difendendoci l’uno con l’altro, quando siamo attaccati”, incita l’operatrice della Metro di San Paolo Marisa dos Santos, direttrice di Fenametro (Federazione Nazionale dei Ferroviari).

I ferroviari inoltre si uniranno ai Rider che si fermeranno il 1° luglio a livello nazionale per migliorare le condizioni di lavoro, alimentazione e DPI (dispositivi di protezione individuale).

(Informazioni dei sindacati di Metro-SP)

traduzione a cura di Daniele Cofani lavoratore Alitalia (trasporti)

IL FRONTE DI LOTTA NO AUSTERITY APPOGGIA LA LOTTA DEI FERROVIARI DELLA METRO DI SAN PAOLO E DEI RIDER A DIFESA DEI SALARI E DEI DIRITTI !