Università: pieno appoggio allo sciopero del 12 maggio!
Il mondo accademico, di cui, con roboante retorica, sono esaltati i grandi traguardi scientifici e culturali, vive da decenni un degrado spaventoso. In una situazione di sottofinanziamento sistemico, il lavoro di decine di migliaia di ricercatrici e ricercatori si consuma in condizioni di alto sfruttamento, precarietà e ricatto economico. Come se non bastasse, un nuovo potente attacco combinato giunge dal governo: tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario e riforma Bernini. In una dinamica criminale, le Università saranno ulteriormente definanziate, mentre una riforma nettamente peggiorativa vorrebbe precarizzare ulteriormente le vite di ricercatrici e ricercatori. Obiettivo evidente di questo attacco è, in prima istanza ridurre la voce di spesa pubblica indirizzata all’Università e mantenere standard elevati di produzione scientifica, offrendo alle governance degli Atenei forme contrattuali più “flessibili”, con cui mantenere “schiavi della Ricerca” a basso costo e privi delle più basilari forme di tutele e diritti. In prospettiva, questo attacco costituisce un primo passo verso un più ampio programma di “sostenibilità” (leggasi chiusure forzate di Dipartimenti, se non di interi Atenei). Ciò avviene mentre (parallelamente al taglio di altre voci della spesa pubblica) aumentano vertiginosamente le spese militari, con cifre inimmaginabili che vengono destinate al criminale progetto del riarmo europeo. Tutto ciò è una pura follia che deve essere fermata in modo netto e deciso, senza se e senza ma.
In questi mesi abbiamo guardato con interesse alla nascita delle Assemblee Precarie Universitarie, di cui condividiamo l’impostazione organizzativa democratica e che abbiamo sostenuto sin da subito. Sosteniamo con convinzione la vostra lotta, anche mediante i comitati e le realtà sindacali e di lotta che aderiscono al FRONTE DI LOTTA NO AUSTERITY. Diamo in particolare il nostro convinto appoggio allo sciopero del 12 maggio. Comprendendo perfettamente l’urgenza della situazione, riteniamo necessario che tutto il personale (internalizzato ed esternalizzato, precario e strutturato) aderisca allo sciopero chiamato dalle lavoratrici e dai lavoratori precari e proclamato unitariamente da varie sigle sindacali. Sarebbe irresponsabile far passare altro tempo o rimandare la protesta all’autunno, quando (lo sappiamo benissimo tutti e tutte) è proprio in estate che normalmente passano le peggiori riforme contro il lavoro. Condividiamo e riportiamo qui la piattaforma rivendicativa su cui lo sciopero è chiamato:
– Raddoppio del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO);
– Stabilizzazione per tutte e tutti tramite apposite norme e un unico contratto post-dottorale;
– Fine del sistema di valutazione ANVUR e dei meccanismi premiali di redistribuzione del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO);
– Didattica e ricerca svincolate da logiche di mercato e da progetti privati e competitivi;
– Contratti stabili e dignitosi per tutte le figure che lavorano nell’Università, anche per chi lavora in appalto;
– Un vero diritto allo studio e all’abitare per tutte e tutti;
– Rifiuto del riarmo e ritiro del Decreto Sicurezza recentemente approvato;
Il FLNA sostiene e supporta in tutti i modi possibili lo sciopero precario del 12 maggio e si pone a completa disposizione delle Assemblee Precarie Universitarie.
