UNIRE LE LOTTE DEGLI STUDENTI E DEGLI INSEGNANTI!

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Il 27 settembre 2019 è in calendario una nuova giornata di sciopero e mobilitazione degli studenti e delle studentesse di tutto il mondo. Gli studenti del Friday for Future Italia hanno diffuso un appello ai lavoratori a scendere in piazza al loro fianco: www.fridaysforfutureitalia.it/lettera-aperta-lavoratori.

Nel sostenere la proposta, pubblichiamo qui la mozione approvata all’unanimità alla Conferenza nazionale del Fronte di Lotta No Austerity presentata unitariamente da insegnanti e studenti per chiedere ai sindacati della scuola di proclamare lo sciopero del personale. Studenti e lavoratori… uniti si vince!

Da quando è nato il nuovo governo giallo-verde ha dovuto fare i conti con le mobilitazioni nel mondo della scuola. Da subito (estate 2018), le maestre e i maestri diplomati magistrali hanno organizzato iniziative di lotta, proteste e anche uno sciopero (11 settembre) per respingere la norma (presentata col “Decreto Dignità”) che ha sancito il licenziamento di massa di decine di migliaia di maestre e maestri, con la trasformazione dei contratti da contratti a tempo indeterminato in contratti fino al 30 giugno 2019 e l’istituzione di un “concorso truffa” che garantirà il posto di lavoro solo a una minima parte delle maestre e dei maestri licenziati.

Nel corso dell’anno scolastico, sono state numerose le proteste studentesche, culminate nelle grandi mobilitazioni del global climate strike, che hanno visto scendere in piazza in tutto il mondo milioni di giovanissimi a difesa dell’ambiente e contro la devastazione ambientale operata dal capitalismo. Nelle giornate di sciopero e mobilitazione del 15 marzo e del 24 maggio cortei oceanici di studenti e studentesse hanno gridato la loro rabbia contro un sistema che distrugge l’ambiente e rischia di trascinare l’umanità nel baratro. La protesta ha saputo andare oltre i tentativi di strumentalizzazione da parte dei partiti governisti: i giovani non sono disponibili ad accettare compromessi.

Infine, il mondo della scuola si è mobilitato a maggio 2019 in solidarietà con la professoressa di Palermo che è stata sospesa dall’insegnamento per 15 giorni per non aver ostacolato i suoi studenti nel porre un parallelismo tra il Decreto Sicurezza e le leggi razziali del 1938. Nel giro di pochi giorni sono state raccolte decine di migliaia di firme per il ritiro della sospensione e in tante città gli insegnanti hanno organizzato presidi, sit-in, flash-mob in solidarietà con l’insegnante sospesa (a Modena in piazza c’erano circa 200 persone e nel corso del presidio è stata espressa solidarietà anche alle insegnanti antifasciste di Torino e di Padova). La protesta ha vinto e la sospensione è stata ritirata.

La scuola pubblica italiana è stata letteralmente massacrata nell’ultimo decennio, con tagli miliardari che hanno favorito le dinamiche di privatizzazione: basti ricordare la famigerata “riforma” Gelmini, che ha tagliato 8 miliardi di finanziamento, e la altrettanto famigerata “Buona scuola” di Renzi, che ha completato il processo di aziendalizzazione delle scuole. Oggi è in corso un nuovo, pesante attacco alla scuola pubblica. Governo e Parlamento stanno procedendo spediti con l’accelerazione dell’autonomia regionale in materia di istruzione (“Autonomia differenziata”). Lo scopo è quello di rendere possibili percorsi educativi, modalità di reclutamento del personale, sistemi di valutazione e retribuzione del personale differenti da regione a regione. Le più penalizzate saranno le scuole del sud: la regionalizzazione diventerà il pretesto per ridurre ulteriormente i finanziamenti statali e a rimetterci saranno anzitutto gli istituti delle zone più povere e meno industrializzate del Paese.

La Conferenza Nazionale del FLNA impegna tutte le realtà aderenti ad attivarsi al fine di creare la più ampia unità d’azione tra lavoratori della scuola e studenti. Fino ad oggi gli scioperi degli insegnanti sono rimasti separati da quelli degli studenti. Pensiamo sia necessario unire le lotte, a partire dalla giornata già proclamata di sciopero studentesco del 27 settembre: facciamo appello ai lavoratori e ai sindacati della scuola ad attivarsi per promuovere in quell’occasione anche una giornata di sciopero del personale scolastico. Uniti si vince!