Sosteniamo lo sciopero delle operatrici e degli operatori educativi di Roma! Internalizzazione del servizio subito!

2' di lettura

Le attiviste e gli attivisti del Fronte di lotta no austerity, sostengono la lotta e lo sciopero del 16 ottobre delle operatrici e degli operatori educativi (aec/oepa) di Roma per l’internalizzazione del servizio educativo scolastico.

Sono ormai più di 20 anni che nella Capitale il servizio educativo scolastico è stato esternalizzato con le annesse conseguenze riguardanti la qualità del servizio e le condizioni di lavoro delle operatrici e degli operatori. Nello specifico stiamo parlando di un’attività sociale importantissima, che vede queste lavoratrici e questi lavoratori impegnati quotidianamente con studenti con disabilità. Il loro principale ruolo è quello di favorire la maggiore inclusione possibile di questi ragazzi nelle relazioni sociali, attraverso un corretto e sereno percorso che coinvolge gli altri pari studenti, gli insegnanti e i genitori. Sembrerebbe del tutto superfluo evidenziare la centralità e l’importanza di questo servizio e del suo ruolo sociale di sostegno a questi ragazzi e alle loro famiglie: ma per il comune di Roma così non è mai apparso!  

Da anni questo servizio vive nell’oblio più totale e le istituzioni hanno demandato la sua gestione verso cooperative private in un vortice di sfruttamento e disservizi tutto a carico della collettività. Ci riferiamo a un sistema a noi tutti noto fatto di appalti e subappalti in cui i lavoratori sono soci o dipendenti. Il comune vende il servizio alle cooperative sociali mediante una rincorsa al ribasso e a pagarne le spese sono i lavoratori con un consistente impoverimento di diritti e salari e l’utenza con servizi sempre più scadenti se non addirittura assenti.

Le operatrici e gli operatori sociali di Roma hanno detto basta e da alcuni anni hanno deciso di organizzarsi all’interno del Comitato Romano Aec in cui sono convogliati una gran parte di loro, aderenti anche ad organizzazioni sindacali differenti, per avviare un percorso di lotta che rivendicasse l’internalizzazione del servizio e la stabilizzazione di tutte e tutti. Negli anni molte sono state le iniziative di lotta attraverso scioperi e presidi che hanno fatto avanzare la coscienza non solo dei lavoratori e delle famiglie coinvolte, ma anche dell’opinione pubblica, tanto da riuscire a raccogliere 12.000 firme per presentare all’amministrazione capitolina una legge di iniziativa popolare, imponendo nei fatti l’apertura di un tavolo tecnico sospeso e rimandato durante la pandemia.

Importante è stata l’adesione allo sciopero del 24 settembre, in cui gli aec/oepa, oltre a rivendicare l’internalizzazione del servizio, hanno denunciato le condizioni sanitarie e salariali imposti fin dall’inizio della pandemia. Non essendo dipendenti diretti del comune e di conseguenza esterni alla scuola, non hanno potuto svolgere le lezioni in remoto ed è stato sospeso loro il pagamento del salario senza nessun sostegno al reddito se non attraverso il Fis, decisamente scarso ed arrivato con annoso ritardo. Il mancato pagamento delle giornate lavorative per gli aec/oepa avviene da sempre anche in altre situazioni come durante le elezioni, per emergenza maltempo e soprattutto durante tutto il periodo della chiusura estiva delle scuole: di fatto quest’anno non percepiscono un reddito da marzo!

La dura lotta delle operatrici e degli operatori educativi deve essere da esempio per tutti noi, una mobilitazione che ha messo al centro delle iniziative il protagonismo dei lavoratori che stanno mettendo con le spalle al muro le istituzioni, principali responsabili dello smantellamento dei servizi pubblici a partire dalla scuola con gli annessi servizi sociali. La loro lotta è la lotta di tutti noi per riappropriarci del controllo dei servizi pubblici gratuiti e di qualità come la scuola, la sanità, i trasporti ecc che devono essere posti sotto il controllo dei lavoratori e al servizio della collettività.

Il Fronte di lotta no austerity sostiene lo sciopero degli aec/oepa del 16 ottobre, indetto in concomitanza alla discussione in Campidoglio della delibera per la re-internalizzazione del servizio educativo scolastico.

Viva la lotta delle operatrici e degli operatori educativi!

Puoi leggere anche l’intervista ad Anna Cascioli del Comitato romano Aec