SCUOLE INSICURE, DAD INADEGUATA: ADESSO BASTA!

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Riceviamo dal Coordinamento di rivolta studentesca SIR e volentieri pubblichiamo.


Le scuole superiori sono state aperte a settembre senza alcun investimento significativo.

Ci siamo ritrovati nelle stesse scuole che avevano chiuso a marzo, dunque non in sicurezza.

Seppur il governo abbia assicurato un rientro in sicurezza, siamo rientrati in scuole fatiscenti, con tetti e pareti che crollano. Noi studenti siamo stipati in “classi pollaio” che non garantiscono la distanza sociale di sicurezza, in scuole in cui mancano docenti a fronte dei numerosi insegnanti precari. La situazione dei trasporti è ancora più disastrosa: ogni giorno saliamo in autobus strapieni, che non garantiscono la distanza sociale di sicurezza e senza alcun controllo.

Data la situazione, alcune di noi, studentesse della provincia di Modena, alcune settimane fa hanno elaborato e diffuso nelle scuole un questionario sulle problematiche della didattica a distanza e in presenza: un questionario rivolto agli studenti per capire le problematicità che stavano vivendo. È utile sottolineare che non è mai stato fatto nessun questionario da parte del governo per ascoltare la voce degli studenti, eppure ogni giorno nella stampa e nella Tv si riempiono la bocca di frasi come “le scuole sono sicure”, “gli studenti vogliono tornare a scuola”, ecc. Abbiamo ricevuto più di 2000 risposte al questionario e i risultati purtroppo hanno confermato il quadro che ci aspettavamo.

Il questionario non solo ha fatto emergere il contesto pericoloso della didattica in presenza prima descritto, cioè quello di scuole non sicure, ma ha rilevato anche delle problematicità per quanto riguarda la didattica a distanza così come ci è stata proposta. È emerso che questa Dad amplifica ancor di più le diseguaglianze economico-sociali poiché molti studenti non dispongono dei mezzi per svolgere le lezioni online e quando li richiedono alla scuola spesso non arrivano oppure arrivano in ritardo e, cosa ancora più drammatica, spesso arrivano dei computer o tablet che non funzionano e che non sono adeguati per svolgere le lezioni online.

A partire dai contatti che abbiamo raccolto attraverso il questionario, abbiamo convocato a Modena un’assemblea studentesca online per poter discutere con gli stessi studenti le problematicità emerse nel questionario. Abbiamo svolto l’assemblea l’11 dicembre e vi hanno partecipato tanti studenti delle scuole di Modena e Carpi. In questa assemblea abbiamo deciso di costituirci in un coordinamento studentesco per poter coordinare le azioni nelle varie scuole della provincia.

Abbiamo svolto un’altra assemblea a gennaio, vista la decisione della nostra Regione di riaprire le scuole superiori. La situazione delle scuole è ancora più disastrosa di prima: gli studenti non ci stanno più di fronte a questa farsa!!! Lo dimostrano i numerosi scioperi, manifestazioni e occupazioni che si stanno svolgendo in tutta Italia. Ad oggi alcune organizzazioni studentesche rivendicano una riapertura delle scuole in sicurezza. Noi pensiamo che il sistema in cui viviamo non potrà mai garantire alcuna sicurezza all’interno delle scuole finché ci sarà un’emergenza sanitaria, poiché non siamo mai stati una priorità per il governo e questo ce lo dimostrano i numerosi tagli miliardari svolti negli ultimi anni ai danni della scuola. Pensiamo che sia realmente rischioso per la nostra vita e quella dei nostri famigliari rientrare a scuola.

Chiediamo investimenti reali per una didattica a distanza di qualità, radicalmente differente da questa che stiamo vivendo: vogliamo che a ogni studente siano garantiti dispositivi di qualità gratuiti, uno spazio sicuro dove collegarsi alle lezioni e studiare, tutele da situazioni di disagio che si possono vivere nelle case. Vogliamo inoltre che la didattica a distanza sia più attenta alle nostre esigenze: chiediamo pause più lunghe tra una lezione e l’altra, siamo contrari alle lezioni pomeridiane e non vogliamo essere costretti a recuperare le ore perse!

Vogliamo che la voce degli studenti sia ascoltata realmente, non ci piacciono le finte consultazioni sui social che fa il ministero dell’istruzione: chiediamo una reale consultazione degli studenti che devono poter incidere sulle scelte che riguardano la scuola.

E se non sarà così… allora sarà rivolta!!!

Coordinamento di rivolta studentesca – Modena

Se vuoi partecipare alle assemblee del coordinamento di rivolta studentesca, contattaci su Instagram: @studentiinrivolta
https://www.instagram.com/studentiinrivolta/