Scuola: sosteniamo lo sciopero del 6 maggio!

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Il 6 maggio è una giornata di sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola. Saranno in sciopero le scuole di ogni ordine e grado. Pensiamo sia urgente una mobilitazione degli insegnanti e di tutto il personale scolastico, che si unisca alle proteste organizzate nei giorni scorsi dagli studenti.

La scorsa settimana gli studenti delle scuole superiori di alcune province dell’Emilia Romagna hanno organizzato scioperi e manifestazioni contro la decisione del governo di aumentare la percentuale di didattica in presenza (senza, tra l’altro, che siano state stanziate risorse né per aumentare i trasporti né per incrementare gli spazi scolastici). Gli studenti hanno scioperato, in particolare, per dire no all’introduzione dei doppi turni con entrate alle 10 e uscite alle ore 15 o 16: un tentativo di scaricare sugli studenti e sui lavoratori della scuola la situazione disastrosa del sistema scolastico e del trasporto pubblico locale (quest’ultimo massacrato dalle privatizzazioni). Grazie agli scioperi (molto partecipati) e alle proteste, gli studenti sono riusciti a strappare un primo risultato: i turni sono stati ritirati.

Le scuole, a differenza di quello che vogliono farci credere, non sono luoghi sicuri: aule affollate, spazi ridotti, nessun controllo all’ingresso e all’uscita, carenza di personale, assenza di dispositivi protettivi reali per il personale e per gli studenti, tracciamento inefficace. Sui mezzi pubblici, le condizioni sono persino peggiori.

Il Fronte di Lotta No Austerity sostiene lo sciopero del 6 maggio. Pensiamo che sia uno sciopero importante per chiedere:

  • Aumento dei finanziamenti alla scuola pubblica: occorre triplicare gli spazi a disposizione degli istituti scolastici, assumere in ruolo subito il personale precario, diminuire il numero di alunni per classe.
  • Ri-pubblicizzazione del trasporto pubblico locale: bisogna aumentare i mezzi a disposizione degli studenti, che sono costretti a utilizzare bus, metropolitane e pullman strapieni.
  • Rapida ed efficace vaccinazione del personale e degli studenti, che vanno inoltre dotati di dispositivi protettivi efficaci (mascherine ffp2 e ffp3): le scuole, dove si affollano migliaia di studenti, non saranno mai luoghi sicuri finché tutti, studenti e insegnanti, non saranno vaccinati!
  • Durante la pandemia abolizione delle prove Invalsi e dell’alternanza scuola-lavoro (Pcto): è assurdo rischiare il contagio per le prove Invalsi (già tra l’altro inutili e costose in una situazione ordinaria) come sta avvenendo in questi giorni nelle scuole!

Aprire tutte le scuole (persino in zona rossa) in queste condizioni, come ha deciso il governo Draghi, significa provocare un massacro. Tutti vorremmo scuole aperte e sicure: ma per farlo, occorre attuare celermente queste misure: studenti e insegnanti non sono carne da macello!