Scioperi 23 Ottobre e 25 Novembre… che sia un autunno caldo!

2' di lettura

No, non siamo diventati tifosi del surriscaldamento globale, che anzi combattiamo in quanto convinti che sia il frutto più evidente dello sfruttamento del pianeta da parte del cinismo capitalista. Non è quello il caldo che vogliamo ma invece lavoriamo perché le masse di questo paese prendano finalmente coscienza della necessità di lottare contro ingiustizie e disuguaglianze.

Nella sua spietata brutalità la pandemia da coronavirus ha evidenziato in maniera lampante quanto sia inefficace un sistema economico sociale impostato sul massimo profitto, sul consumismo e sulla circolazione di capitali. Al di là dell’attesa di un efficace vaccino, il sistema si affanna a salvare se stesso, avendo dimostrato in questi mesi la propria totale incapacità di gestire l’emergenza sia da un punto di vista economico-sociale sia da un punto di vista sanitario. La fasulla forza e funzionalità del mercato globale ha invece svelato a donne e uomini finzioni e i trucchi con i quali per decenni sono stati raggirati e soggiogati.

Questa nuova consapevolezza ci offre la possibilità di sferrare un attacco storicamente rilevante contro la borghesia padronale al potere, in favore di un modello sociale più civile è sano. Peraltro a tale opportunità storica il movimento di lotta operaio e studentesco è arrivato del tutto impreparato, tanto che difficilmente si potrà riuscire a cogliere le potenzialità rivoluzionarie di questa fase, una verità che però è necessario riconoscere ammettere ed indagare (!), per poter costruire gli strumenti e le strategie necessarie a una futura riscossa. Non staremo (stavolta) a dilungarci sulle colpe e sui limiti attuali nella sinistra conflittuale e nel panorama sindacale, riteniamo invece importante valorizzare le prossime iniziative di sciopero e invitare lavoratrici e lavoratori, così come disoccupate e disoccupati, studenti e studentesse, a parteciparvi in maniera attiva e determinante.

Avendo da sempre sottolineato la necessità di tutelare compagne e compagni, evitando (soprattutto in fase esponenziale della pandemia) il diffondersi del contagio, ribadiamo che la via prioritaria di lotta, debba essere quella dello sciopero e del blocco della produzione, piuttosto che iniziative di piazza comunque importanti ma che possono essere organizzate in una fase successiva.

La prima importante iniziativa di sciopero nei prossimi giorni sarà il 23 ottobre, in occasione dello sciopero nazionale proclamato dalla Cub per tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata (con la sola differenziazione dei ferrovieri che supereranno dalle 21.00 del 22 alle 21.00 del 23). Nella stessa giornata Sì Cobas e a Adl hanno ribadito per il settore della Logistica lo sciopero nazionale anche con propria proclamazione.

Una seconda giornata di sciopero a carattere nazionale sarà il 25 novembre: Usi e Slai Cobas Pro hanno proclamato, come ogni anno, lo sciopero in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che nella situazione attuale diviene data utile anche per una nuova lotta a tutto campo.

Teniamo anche a rimarcare che già da alcuni mesi si susseguono gli scioperi nelle fabbriche come avvenuto a più riprese per iniziativa di Slai Cobas in Sevel e come avvenuto per inziativa della Cub in Electrolux, azioni di sciopero che si sono aggiunte a quelle per la Scuola delle scorse settimane (alcuni scioperi spontanei, con ampie adesioni, sono stati proclamati anche dagli studenti, come avvenuto nel Valdarno Fiorentino).

Rilevanti anche gli scioperi dei lavoratori di cooperative in appalti pubblici e privati organizzati da Usi a Roma e in Sicilia dove si è scioperato per 3 giorni consecutivi contro mancati pagamenti degi stipendi e ritardi nel rinnovo dei contratti.

Continueremo a sostenere le operatrici e gli operatori educativi del comitato romano Aec che, nonostante la giunta capitolina abbia respinto l’ipotesi di internalizzazione del servizio, continueranno a lottare a partire dallo sciopero del 23.

Segnaliamo anche il recente sciopero nazionale nel comparto metalmeccanico per il rinnovo del contratto organizzato dalla Fiom/Cgil, che però ha chiamato gli operai a scioperare per sole 4 ore e con una piattaforma rivendicativa troppo moderata.

Gli attivisti del Fronte di Lotta No Austerity si mobiliteranno per la massima riuscita degli scioperi in ogni settore e continueranno a sviluppare la coscienza di classe e di massa, mirando a organizzare la massima coesione e unità delle lotte.

20 Ottobre 2020, FRONTE DI LOTTA NO AUSTERITY