Alessandria: giù le mani dai lavoratori dei magazzini Coop!

2' di lettura

Dai lacrimogeni del governo Salvini dello scorso 8 marzo, alle manganellate del governo PD – M5S di oggi. E’ proprio il caso di dire, con amarezza, che non c’è fine al peggio per i lavoratori. Nello specifico si tratta dei lavoratori della cooperativa CLO, in appalto nel settore logistico al marchio della grande distribuzione Coop. I magazzini si trovano nel territorio alessandrino, nei pressi di Rivalta Scrivia. Già lo scorso 8 marzo, in occasione della giornata di sciopero generale, i lavoratori organizzati con il sindacato di base SI-COBAS, furono protagonisti di un presidio davanti ai cancelli dei magazzini. Costoro denunciavano un comportamento che era diventato intollerabile da parte del datore di lavoro: retribuzioni non riconosciute, sanzioni disciplinari immotivate, discriminazione per gli iscritti al sindacato, e totale chiusura a qualsiasi tipo di confronto tra le parti. Durante il picchetto ci fu l’intervento delle forze dell’ordine, con tanto di raparti in tenuta anti-sommossa. E durante questo intervento vennero sparati ripetutamente i lacrimogeni ad altezza uomo. Lo scorso 23 ottobre la cosa si è ripetuta, in peggio però. Nonostante fossero passati oltre 6 mesi, e nonostante l’intervento di alcune autorità come il Prefetto di Alessandria, che si era dato disponibile a ricevere le rispettive delegazioni per ascoltare le loro ragioni, la situazione è peggiorata. Sono arrivati infatti una serie di licenziamenti, non a caso proprio nei confronti di lavoratori iscritti al SI-COBAS, tutti con motivazioni pretestuose. Da qui la decisione di scioperare nuovamente, sempre con presidio davanti ai cancelli. Si è ripetuta la scena dell’ 8 marzo, ma questa volta le forze dell’ordine in tenuta anti-sommossa non si sono accontentate dei lacrimogeni, ma sono arrivati a caricare con i manganelli. Il risultato parla di alcuni lavoratori che hanno dovuto ricorrere alle cure del Pronto Soccorso. Le conclusioni: 1) non esistono padroni cattivi e altri buoni. Il marchio Coop, che si vanta di adottare un certo codice etico su diversi fronti, pur essendo a conoscenza dei metodi che subiscono i lavoratori CLO, fa finta di niente, appoggiando quindi indirettamente questi metodi; 2) non esistono Governi amici dei lavoratori e delle classi più deboli. A marzo puntammo il dito contro il Governo che aveva Salvini come Ministro dell’interno, motivando in questo modo il comportamento delle forze dell’ordine. Oggi che il Governo è cambiato (le facce sono cambiate…), non sono cambiati i metodi, anzi sono peggiorati. Di questo “ringraziamo” il governo del M5S (quelli che si sono spacciati per amici del popolo No Tav, per esempio) e PD (quelli che hanno ancora la faccia tosta di definirsi di sinistra). Non cambierà nulla, non aboliranno i Decreti Sicurezza e Sicurezza Bis, partoriti da Salvini ma che fanno comodo a tutti i politici di tutti i colori: perché sono decreti che “massacrano” i migranti e i lavoratori. Nel frattempo la lotta dei lavoratori CLO continuerà: sciopero e presidio davanti ai cancelli a oltranza, mentre tutte le realtà solidali (Presidio Permanente Castelnuovo Scrivia, L.A PerlaNera, PRC Tortona, Fronte di Lotta No Austerity) si stanno organizzando con varie iniziative. La prima è stata un volantinaggio all’ingresso del punto vendita Coop di Tortona, per informare i clienti e soci di quanto sta accadendo.

FLNA Alessandria