NON CI FAREMO MAI INTIMORIRE! SOLIDARIETÀ AL COMPAGNO MARCO

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Le attiviste e gli attivisti di tutte le realtà di lotta del FLNA inviano sostegno e la più sentita solidarietà al compagno Marco di Roma, vittima di un attacco repressivo ed intimidatorio da parte di un sistema autoritario e poliziesco al solo scopo di difendere gli interessi di padroni e speculatori privati.

Marco ha dovuto subire una perquisizione pretestuosa, da parte di alcuni agenti della Digos, all’interno della propria abitazione all’alba dell’11 aprile. L’assurda motivazione che ha permesso agli agenti di entrare, senza mandato di perquisizione, era il rischio che il compagno potesse possedere armi ed esplosivo nascosti in casa.

Chiaramente la perquisizione è risultata vana!

Marco è uno storico attivista che battaglia sul territorio romano che, di sicuro, non si farà intimorire da queste pratiche infime a cui da anni ci hanno abituato i vari ministri e governanti al solo scopo di incutere timore a chi lotta quotidianamente senza tregua.

Il compagno svolge attività sindacale non solo nella sua realtà lavorativa, ma da sempre è impegnato quotidianamente a connettere tra di loro lotte di lavoratrici e lavoratori di settori differenti anche attraverso l’utilizzo di strumenti come il CLU (Coordinamento Lotte Unite di Roma) che, come il Fronte di Lotta No Austerity, tenta di svolgere un ruolo di collegamento e aggregazioni tra le lotte sindacali e sociali.

Quello che è successo a Marco potrà succedere a chiunque di noi, e questo dà il senso del livello di repressione a cui i vari governi ci hanno portato attraverso l’utilizzo di oppressioni che generano paure e odio tra chi, appartenendo alla stessa classe sociale, il proletariato, si scaglia uno contro l’altro attraverso il razzismo, la xenofobia, il maschilismo, la lgbtfobia.

Tutto ciò ha portato a giustificare l’emanazione di leggi repressive ed autoritarie che, a partire dalla legge Turco-Napolitano, passando per la Bossi-Fini, la Minniti-Orlando, siamo giunti alla fascistizzazione con il decreto Salvini in cui, l’utilizzo di queste norme, cavalcando i temi securitari, ha prevalentemente lo scopo di colpire chi lotta a difesa dei diritti sociali e del lavoro.

Riportiamo di seguito lo slogan delle compagne e compagni di lotta di Marco di Aci Informatica:

Siamo contro lo sfruttamento e al fianco di lavoratrici e lavoratori, sfrattati e occupanti di casa, immigrati e in generale solidali con chiunque lotti contro il sistema capitalistico e patriarcale.”